Pro Loco Guiglia
Piazza Belvedere 4 – 41052 Guiglia (MO)
Tel. 334/2356329
E-Mail: info@prolocoguiglia.it
PEC: prolocoguiglia@pec.aitec.it
Sito: www.prolocoguiglia.it
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Pro Loco Guiglia vi presenta un nuovo grande evento che organizza sul territorio di Guiglia ovvero la Rievocazione Storica dedicata al Borlengo, grazie alla quale potrete assistere all’avvincente vicenda su come è nato il Borlengo di Guiglia, sarete catapultati direttamente nel 1226, vedrete usi e costumi dell’epoca il tutto racchiuso all’interno della bellissima cornice del castello di Guiglia.
Potrete visitare gli accampamenti, vedere gli antichi mestieri, effettuare prove di tiro con l’arco e di spada per grandi e bambini, effettuare visite guidate nel castello e sulla sua torre dalla quale potrete ammirare un favoloso panorama, ma soprattutto assisterete all’evento principale che è l’assalto al castello di Guiglia, le due fazioni si affronteranno in una avvincente battaglia senza esclusioni di colpi, gli assedianti faranno di tutto per conquistare l’ambito maniero e spodestare Ugolino dal suo trono.
Si narra che proprio in questa occasione Ugolino e il suo fidato esercito riuscirono a resistere per ben 4 settimane grazie a questo pane sottilissimo assomigliante a una grande ostia, un pane “burla” da qui il nome “Burlengo”
Durante il weekend di rievocazione organizziamo anche una cena e un pranzo a tema medievale all’interno della prestigiosa sala del castello, potrete quindi degustare un menù a tema insieme al conte Ugolino da Guiglia il quale vi intratterrà durante il pranzo/cena.
Oltre a questo esclusivo evento a cui possono partecipare massimo 90 persone sarà attiva per tutta la giornata “L’Osteria della Bottazza” dove potrete gustare crescentine e Borlenghi preparati al momento.
Il nome non è casuale infatti questa osteria gestita da l’ostessa Bottazza è parte integrante della vicenda di Ugolino, in quanto si narra che quando il castello cadde nelle mani degli assalitori, nonostante la promessa del generale nemico di risparmiare la vita a Ugolino lo uccise, e quando il generale e il suo esercito andarono in osteria per festeggiare la vittoria Bottazza vendicò l’amato Ugolino uccidendo con un pugnale, per poi seppellire Ugolino e togliersi la vita vicino alla sua tomba.
Potrete rivivere questa avvincente storia grazie alla nostra Rievocazione Storica sul Borlengo.
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Guiglia (MO)
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La tradizione di fare i borlenghi veniva tramandata di padre in figlio, di famiglia in famiglia e nella miseria dei secoli passati questa preparazione culinaria era una risposta alla fame: durante l’inverno in particolare il camino era acceso e le braci erano sempre a disposizione per essere disposte sotto il “sole”, ovvero la particolare padella in rame stagnato dove venivano cotti. Un tempo infatti si cuocevano nel camino e anche nelle cucine economiche.
“Un Burlèng, un bicèr ed vèin e as campa ‘na vèta” (un borlengo, un bicchiere di vino e si campa una vita), si diceva.
A Guiglia si ricordano mitici borlengai che andavano alle case a fare i borlenghi; diciamo così, degli specialisti, dotati dell’attrezzatura necessaria.
“Stasira fammia i burlang” (Questa sera facciamo i borlenghi)? Ed era una festa… si radunavano da una o dall’altra famiglia un gruppo di persone, poi si chiamava il borlengaio.
Il Borlengo fino a qualche decennio fa era poco conosciuto fuori dalla stretta cerchia del territorio tradizionale di produzione fino a quando vennero istituite una serie di manifestazioni per valorizzare questo particolare cibo, tra queste si ricordano: il Borlengo d’oro manifestazione nella quale i borlengai dei vari paesi si contendevano la palma del migliore, la Sagra del Borlengo in calendario annualmente a Guiglia fin dal 1967, la Scuola Internazionale del Borlengo della Pro Loco di Guiglia. Ed è proprio grazie a queste iniziative che il Borlengo, riscoperto da un paio di decenni, ha ormai raggiunto una popolarità che, per la prima volta dopo tanti secoli di storia, sta uscendo dal ristretto confine del territorio tradizionale di produzione.